La scuola parentale San Martino di Torino è nata dall’esperienza di genitori che hanno scelto di seguire personalmente la formazione culturale e scolastica del proprio figlio.
“Già a partire dall’inserimento nella scuola dell’infanzia Matteo ha manifestato le sue difficoltà. Ma noi genitori abbiamo sottovalutato il problema. Soltanto dopo 4 mesi ci siamo resi conto che a scuola non mangiava. La maestra ci consiglia di consultare uno psicologo. Dopo alcune sedute costui chiede di poter conoscere la maestra. Trascorre più di un mese, ma lo psicologo non riesce ad ottenere un incontro e ci consiglia di ritirare immediatamente Matteo dalla scuola. A questo punto veniamo a sapere che il bambino a scuola sale sopra gli armadi o si rifugia sotto i tavoli. La maestra è in evidente difficoltà e si lamenta anche che, nelle settimane precedenti, Matteo era riuscito, a soli tre anni, ad eludere la sorveglianza ed uscire dalla scuola da solo. Un passante l’aveva visto e riportato.
Comprendiamo di aver messo nostro figlio di fronte ad un’esperienza traumatica. Quella che per gli altri bambini era una situazione normale, per lui non era tollerabile. Negli anni successivi, pur cambiando ambiente, il rapporto con la scuola sarebbe diventato irrecuperabile. Giunto in terza elementare ancora si rifiutava di leggere e scrivere, e l’insegnante non sapeva come gestirlo. Stava diventando aggressivo per la frustrazione che viveva ogni giorno, così abbiamo deciso di toglierlo dalla scuola e per sette anni la mamma è diventata insegnante di riferimento di Matteo.
Si è capito subito che l’approccio consueto della scuola non poteva dare buoni risultati: era necessario cambiare metodo di insegnamento. In questo siamo stati fortunati perché come genitori ci siamo sempre occupati di pedagogia e formazione.
La mamma ha dovuto lasciare il lavoro e questo è stato un danno economico per la famiglia, ma oggi, a guardare indietro, possiamo dire che è stata la più bella cosa che potevamo fare per nostro figlio. Nell’arco di pochi mesi Matteo è cambiato. Ha cominciato a leggere qualche parola, ma la scoperta più bella è stato il suo dono per la musica che, senza questo percorso, difficilmente avremmo compreso.
Le intelligenza sono tante e non c’è un intelligenza migliore di un’altra anche se, il mondo in cui viviamo, tende a premiare chi dimostra efficienza nelle discipline tecnologiche, finanziarie o scientifiche. Noi abbiamo vissuto il destino di un figlio che non risultava adeguato al questo tipo di modello. Soprattutto non riusciva a vivere la competizione in modo positivo: nella scuola tradizionale sarebbe diventato facilmente un emarginato nella società, un adulto che avrebbe covato aggressività e rabbia.
Dopo sette anni di scuola parentale Matteo è stato reinserito nella scuola statale tradizionale e frequenta un liceo musicale. É più forte, consapevole del suo dono e dei suoi limiti: è in grado di accettare un’insufficienza e non viverla come un fallimento totale.”
Da questa esperienza è nata la scuola parentale San Martino che si rivolge a tutti quei genitori che vogliono offrire al proprio figlio un percorso formativo alternativo.